Giovedì 23 marzo 2023 anche noi alunni di 5C abbiamo assistito allo spettacolo teatrale “KANU” dove la parola, il canto e la danza si sono trasformati in una magica armonia, trasportandoci in un mondo misterioso, lontano, quello dell’ Africa profonda.

Il regista Filippo Ughi ci ha mostrato la sua capacità di trasformare il teatro in una grande festa.

Della rappresentazione mi hanno colpito gli strumenti, molto particolari, ed il modo in cui li suonavano: c’era una specie di tamburo che si chiamava “tamburo parlante “, delle ciotole fatte di zucca con attaccate delle conchiglie e poi usavano uno strumento simile ad una chitarra, la Kora. Inoltre mi ha colpito il modo in cui gli attori danzavano.

Mi sono emozionata soprattutto perché lo spettacolo richiamava la loro terra di origine e mentre guardavo le loro danze ho provato molte emozioni come: un po’ di tristezza, gioia, felicità e un po’ di follia.

La storia non mi ha trasmesso molto, ma quel poco che ho provato e capito, è che l’amore va oltre alle separazioni e ai litigi. Lo spettacolo dello scorso anno era stato bello, ma quest’anno mi è piaciuto tantissimo.

Ludovica

Della storia mi ha colpito molto quando Bintu ha raccontato la parte del “grasso” che si è trasformato in una bellissima ragazza, diventata la ventottesima moglie del re.

Mi sono emozionato durante lo spettacolo. Le mie emozioni sono state gioia e divertimento, infatti ho partecipato allo spettacolo battendo le mani durante i canti.

I messaggi che mi hanno trasmesso non sono stati tanti, ma almeno ho capito molte cose sulle loro tradizioni e abitudini.

Lorenzo

Della storia recitata mi hanno colpito tante cose soprattutto la parte dove la donna si scioglieva.

Lo spettacolo non mi ha emozionata particolarmente ma ho provato tante sensazioni in particolare gioia felicità e curiosità. Le musiche erano davvero stupende e abbastanza rilassanti, la mia preferita era la KORA uno strumento a corde…

Penso che lo spettacolo sia stato stupendo; mi ha insegnato che per imparare ci vuole tempo proprio come suonare degli strumenti.

Clara

La parte dello spettacolo che mi ha colpito è stato quando la ragazza si è sciolta imitando “grasso”.

Le mie emozioni a teatro sono state quelle di gioia, felicità e un po’ di tristezza. Quando ascoltavo le loro musiche mi sentivo libera, e tutti i miei pensieri sembravano fondersi nell’aria. Sono stata molto bene in quel momento…

Il messaggio che mi hanno trasmesso è quello che bisogna sempre amare.

Secondo me, gli attori, potevano fare qualcosa in più, ma a parte questo mi è piaciuto davvero tanto.

Alice

Il momento che mi ha particolarmente colpita è stato quando Bintu ha detto che non è un concerto, ma uno spettacolo teatrale.

Le emozioni che ho provato sono state tante felicità, gioia ma soprattutto tristezza.

Vedendo lo spettacolo mi sono accorta che ci vuole tanto tempo per crearlo, infatti Bintu mi ha detto che ci vuole tanto tempo per inventarlo.

Le musiche che ho ascoltato mi hanno fatto fare un viaggio nell’Africa profonda.

Beatrice

Dello spettacolo mi ha colpito il movimento degli artisti perché era simpatico e per questo mi ha reso felice e agitato. Un’altra cosa ad avermi colpito erano gli strumenti usati perché sembrava complicato suonarli e comunque il suono era molto bello e anche il ritmo che gli artisti riuscivano a creare. Mi sono divertito tantissimo, ero agitato per queste musiche che secondo me dovevano trasmettere proprio felicità. E’ stata bella questa esperienza e vorrei riviverla.

Leonardo

La cosa che mi ha colpito di più è che mentre Bintu ballava e cantava, i suoi” fratelli” suonavano gli strumenti a ritmo di musica. Durante lo spettacolo mi sono emozionato tanto, perché era in un’altra lingua ma il messaggio si è capito lo stesso. Le mie emozioni sono state tante, la più importante è stata la felicità.

Ascoltando con attenzione le musiche rappresentavano la storia di una donna inizialmente sola ma poi amata.

ERNESTO

Dello spettacolo mi ha colpito la trama, anche se la storia non era lunga come un romanzo, il significato mi è piaciuto tanto. E’ stato rappresentato un povero bue che grazie alla gentilezza di un’anziana diventerà un toro. Purtroppo non mi sono emozionato durante la recita: era bella, però secondo me potevano fare di più. Le mie emozioni sono state di felicità e soprattutto energia, quando c’erano le musiche. I messaggi che ho capito ascoltando la musica sono stati di libertà. Prima di iniziare lo spettacolo, dopo aver sentito qualche curiosità dal regista Filippo Ughi, si cantava una canzone per ringraziare le persone dello staff e anche alcuni africani che in questo momento sperano di essere liberati.

Davide

Durante lo spettacolo ho provato tanta curiosità, perché volevo sapere come andava a finire, ma allo stesso tempo volevo che non finisse mai. Mi hanno fatto ridere gli attori.Della storia recitata mi ha colpito il fatto che finché il toro non l’ha voluto non sono riusciti ad ammazzarlo.

Le musiche ascoltate traducevano la storia: se quella parte di storia era triste, allora le musiche si facevano malinconiche; mentre se quella parte rappresentava serenità, la musica diventava allegra.

La storia raccontata spiega perché in Africa i coccodrilli e gli ippopotami vivono in pace.    

                                  Stefano