I soci del C.A.I. hanno una grande esperienza sulla montagna e hanno accettato di condividerla proponendo in classe una lezione di presentazione dell’ambiente montano che, dalla geologia alla botanica, dalla zoologia alla tutela ambientale, dall’abbigliamento alle attrezzature da trekking, ha interessato e incuriosito i bambini. Gli alunni delle classi quinte così, accompagnati dalle maestre e da una decina di volontari del C.A.I di Melegnano, sono andati in montagna per un’escursione, di seguito alcuni testi riferiti al viaggio, al museo visitato, alla passeggiata, all’osservazione della natura.

 

 

Noi bambini della 5^D siamo andati in montagna ai Corni di Canzo con i volontari del C.A.I.. ci siamo trovati alle sette e mezza per partire con il pullman, lungo il tragitto ci siamo divertiti giocando e cantando. Dopo poco più di un’ora dalla partenza però, in una curva, un camion con il rimorchio basso e vuoto ha colpito il portabagagli e la parte inferiore del pullman. Il nostro conduttore ci ha salvati e poco dopo l’autista del camion è stato ritrovato. Noi sul pullman, insieme al camion, abbiamo aspettato in una piazzola la polizia, mentre cantavamo l’inno d’Italia e dell’Unione Europea e autoregolavamo la nostra respirazione. Mezz’ora dopo è arrivato un altro autobus con cui siamo giunti a Canzo, dove abbiamo scoperto che la maestra Gabriella della 5^C si era sentita male durante il tragitto ed era andata all’ospedale. Per fortuna il viaggio di ritorno è andato molto bene e siamo tornati a casa tutti sani, salvi e contenti.

Daniele U.

 

Noi bambini della 5^D, arrivati a Canzo, abbiamo iniziato la passeggiata attraversando il paese.

Giunti all’inizio del sentiero, abbiamo visto il cartello con scritto il nome del sentiero da percorrere: “Sentiero naturalistico dello Spaccasassi”, che si snoda in un bosco artificiale. Per arrivare a Prim’Alpe è quasi tutto in salita: io ho faticato un po’. Avendo fatto un incidente con il pullman, eravamo in ritardo, ciononostante abbiamo recuperato le altre classi, però dovevamo bere quindi ci siamo fermati per una breve pausa. Arrivati a Prim’Alpe, abbiamo mangiato la merenda, poi abbiamo giocato, visitato il museo e infine siamo ripartiti. Da Prim’Alpe a Terz’Alpe il percorso era quasi tutto in piano, tranne una salitina. Second’Alpe era costituita da resti che sembravano di edifici. A Terz’Alpe abbiamo pranzato vicino al rifugio, poi giocato e infine siamo ripartiti per tornare a Canzo per prendere il pullman. La discesa è più faticosa per me, perché da piccolo mi sono rotto la caviglia e quindi mi fa sempre un po’ male. Arrivati a Canzo abbiamo preso il pullman e siamo tornati a Melegnano. È stata una gita molto bella, tranne qualche imprevisto.

Matteo B.

 

Noi alunni di 5^D siamo andati in gita con i volontari del C.A.I.. siamo arrivati al rifugio Prim’Alpe dove c’era un museo curato anche dall’associazione Legambiente. All’esterno c’erano dei cartelli che dicevano di non fumare, di non gettare rifiuti, di rispettare la natura. Dentro al piccolo museo la guida Claudio ci ha spiegato, osservando un plastico, cioè delle montagne di legno in miniatura, la conformazione del territorio e intorno c’erano degli animali imbalsamati, ad esempio cinghiale e volpe, tipici di quell’ambiente. C’erano dei fossili come l’ammonite e altre rocce con resti di animali e vegetali marini ritrovati proprio là, ad esempio calamari e coralli. In un’altra sala abbiamo visto diversi tipi di tronchi con colori diversi e ogni legno produceva suoni differenti, infatti abbiamo “suonato” uno xilofono naturale battendo sulle tavole. C’era un formicaio ricostruito sotto una montagna di aghi di pino. Infine c’erano delle finestrelle con foto di alberi e aprendole si leggevano messaggi come: il bosco è prezioso, il bosco è scuola, il bosco è natura, il bosco è economia, il bosco è arte, il bosco è biodiversità, il bosco è lavoro.

In questa gita io mi sono divertita e ho imparato molto.

Gloria

 

Noi bambini della 5^D siamo stati in montagna. Abbiamo osservato la natura. C’erano alberi di diverso tipo, tra cui: i pini, i castagni, gli abeti, le querce. Vicino ai castagni c’erano i ricci con dentro circa quattro castagne l’uno. Poi alcuni bambini tra cui io abbiamo visto un cespuglio di fragole e loro le hanno assaggiate e sapevano d’acqua. Andando più in alto ho trovato dei tronchi tagliati e accatastati tutti vicini e degli alberi contrassegnati da dei punti rossi che vuol dire che vanno abbattuti. C’erano degli alberi alti circa quaranta metri. Su alcuni tronchi ho visto molti funghi. Alcuni alberi erano scavati dai vermi o altri parassiti.

Quando dovevamo andare in bagno lo facevamo nel bosco e qualcuno mi ha detto che ho un bel sedere. In montagna ho visto tantissime cacche di capra. Alla fine della gita siamo tornati a casa e io con molte castagne in tasca.

Daniele B.

 

Noi alunni di quinta siamo andati con i volontari del C.A.I. e abbiamo visto i Corni di Canzo, dove sui pendii c’erano tanti alberi: castagni, abeti, pini, faggi e querce. Le nostre guide hanno spiegato che il disboscamento è molto importante perché quando un albero è troppo vecchio, le radici e le chiome occupano tanto spazio e bisogna tagliarlo e piantarne altri. Così il bosco è artificiale, cioè è stato creato dall’uomo per proteggere il suolo, per un aspetto paesaggistico e soprattutto per ricavare materiale da utilizzare in vari modi (il legname); questo però evita accrescimenti di piante che hanno maggiore sensibilità alle infezioni dei parassiti e che causano impoverimento del sottobosco, perché filtra poca luce. Vicino agli alberi crescono molti funghi e tante fragoline di bosco selvatiche. C’era anche l’alpeggio dove abbiamo mangiato la merenda, ma per il bagno bisognava utilizzare la natura.

Arianna